LA STORIA
LA FILODRAMMATICA GUIDO NEGRI - ottant'anni di teatro
Un primo nucleo della Filodrammatica Guido Negri si costituisce prima della Seconda guerra mondiale a Castelfranco Veneto, raccogliendo un gruppo di appassionati di teatro che ne saranno per decenni l'anima.
Dopo aver a lungo interpretato testi in lingua e in dialetto di molteplici autori, negli anni Settanta riparte alla grande e imbocca una nuova via tracciata dalla sua capocomica: Nina Scapinello. Inizia a portare in scena commedie scritte dalla stessa Scapinello che propongono uno spaccato della cultura contadina veneta d’inizio Novecento. La prima di questa nuova fase a essere interpretata è In stala a filò, divenuta uno dei classici della Guido Negri. Nata per un'unica rappresentazione in occasione della manifestazioni giorgionesche, è stata portata in scena per ben trent'anni.
Con i testi di Nina Scapinello la compagnia calca i palcoscenici di tutto il Veneto ottenendo diversi premi. Le commedie ripropongono cultura, tradizioni, credenze di una civiltà, quella umile ma verace delle campagne venete, facendo sorridere, ma al tempo stesso riflettere su valori che si stanno perdendo nell'oblio del tempo.
Nel 2002 viene a mancare Nina Scapinello. È un duro colpo per la compagnia che però decide di continuare in onore della sua capocomica e della storia della filodrammatica. La presidenza viene affidata a Lidia Tonietto Chiminazzo e si riparte dapprima mettendo in scena Care tose marideve di Nina Scapinello, poi La broca rota di Heinrich Kleist nella traduzione di Mario Andreis, quindi Madona del Caravajo..... Quindi con un gruppo rinnovato vengono allestite La morte stramanona, La Sagra de Santamama e Mare xe qua i todeschi.
L’ultima fase prende avvio in concomitanza con il varo del concorso per testi teatrali in dialetto Oggi in Veneto premio Nina Scapinello con il quale la filodrammatica va alla ricerca di testi teatrali inediti e attuali. Da questo primo concorso la compagnia sceglie di mette in scena l’opera più adatta alle proprie caratteristiche Chi gà un nòno gà un tesoro di Franco Demaestri per replicare con un altro testo di De Maestri Un morto, un testamento, parenti farabutti e Gianni Schicchi che li sistema tuti.